estratta dalle foglie dell’olivo.
A causa della rara presenza di oleaceina nell’olio di oliva, le sue funzioni biologiche sono state, nel tempo, studiate in misura molto minore rispetto a quelle dell’oleocantale. Ciononostante, le ricerche hanno dimostrato che l’oleaceina possiede una attività antiossidante, antinfiammatoria, un’attività inibitoria nei confronti degli enzimi di conversione dell’angiotensina legati a processi di ipertensione arteriosa, (ovvero è dotata di una funzione ACE-inibitoria e da questa attività ha preso il termine “oleacein”, coniato nel 1996 dal danese K. Hansen. Inoltre l’oleaceina ha effetti protettivi sui danni / alterazioni metaboliche causate da una dieta ricca di grassi, ha una attività antitumorale nel mieloma multiplo. Infine può aumentare il livello di adenosintrifosfato (ATP), in un modello cellulare di malattia di Alzheimer, ma solo nella fase iniziale.
Poiché l’oleaceina è abbondantemente presente nelle foglie dell’Ulivo, questa strategia potrà garantire l’uso efficiente degli scarti dell’Ulivo anche in campo nutraceutico, come proprietà a cavallo tra la “nutrizionale” e l’attività “farmaceutica”.