Ulivo Favolosa: caratteristiche e coltivazione
- Pubblicato da Olivami
INTRODUZIONE
La Fs-17 nasce come portainnesto clonale italiano di olivo, una varietà conosciuta più semplicemente come Favolosa; si sta affermando negli ultimi anni, data la sua accertata resistenza al batterio Xylella. In particolare, è molto diffuso nelle zone del Centro Italia.
Date le sue caratteristiche, la varietà Favolosa è idonea sia per l’olivocoltura ad alta intensità, sia per la coltivazione per impianti tradizionali.
Rispetto alla varietà Leccino, la Favolosa ha una resistenza maggiore al batterio che ha causato la fine di enormi distese di olivi che caratterizzavano il territorio pugliese.
Esteticamente, si distingue dal Leccino per un portamento tendenzialmente pendulo e rami fruttiferi sottili, lunghi, flessibili e carichi di olive che crescono spesso a grappoli.
PERCHÉ ADOTTARE UN OLIVO FAVOLOSA?
Un punto di forza di questa pianta è il rapido accrescimento e di fruttazione; si può vantare di questo vantaggio a partire dal secondo anno di piantagione, perché si formano nuovi rami con predisposizione alla produttività generalizzata; per ulteriore ottenere un incremento produttivo, sino ad arrivare ad un livello ottimale, bisogna attendere almeno il quarto anno di piantagione.
Dalla molitura delle olive si ottiene un olio extravergine dal gusto fruttato, abbastanza intenso, con piccole note di piccante che prevale sull’amaro.
TECNICHE COLTURALI
Esposizione
Questa varietà di olivo si adatta a molti climi, indipendentemente dalle condizioni pedoclimatiche, ma non resiste al freddo e allo stress idrico. Si caratterizza per una buona resistenza a fattori abiotici e a parassiti, oltre ad essere resistente al batterio della Xylella.
Annaffiature
La favolosa è un olivo che non ha bisogno di grandi quantità di acqua, al contrario, matura tranquillamente in un terreno asciutto. L’irrigazione viene effettuata per ottenere migliori produzioni.
Le annaffiature devono essere regolari, in modo tale da permettere al terreno di assorbire l’acqua prima che avvenga la successiva annaffiatura.
Potatura
Fondamentale per la vita dell’olivo, è la fase della potatura, da cui è possibile ricavare vantaggi differenti a seconda se si tratta di un olivo ornamentale o di un olivo da produzione.
Il primo necessita di una potatura perché devono essere eliminati i rami secchi o malati.
Per l’olivo da produzione, è necessario eliminare solo i rami che hanno dato frutto per far sì che possano diramarsi quelli giovani.
Il diradamento dei frutticini, per la varietà da tavola, permette di ottenere frutti di maggiori dimensioni, senza alterare la produzione.
Per rinnovare le piante più vecchie e, quindi, far crescere nuove branche al posto di quelle esaurite, è necessario effettuare una potatura di ricostruzione o di ringiovanimento.
Frutto
Il frutto prodotto da questa varietà è di media grandezza, di colore rosso vinoso. È possibile ricavare un olio di ottima qualità: si caratterizza per un contenuto medio-alto di polifenoli e un elevato tenore di sostanze volatili che conferiscono un gusto fruttato.
Raccolta
In media, la produttività ricavabile da questa varietà è alta, e la produzione di frutto è costante.
Si può ottenere circa il 18% in rendimento di olio da questa varietà, una percentuale leggermente inferiore rispetto a quella ricavabile dal Leccino.
La raccolta può essere effettuata a mano: è necessario scuotere i rami e le fronde con le pertiche, in modo tale da far cadere i frutti sulle reti stese precedentemente stese sotto gli olivi.
Una volta raccolti, i frutti devono essere conservati in un luogo bene areato e in strati non molto spessi.