Che cosa sono i fitosteroli?
Sono un gruppo di composti chimici di origine vegetale (che comprende stigmasterolo, campesterolo, sitosterolo) presenti nei semi prodotti da alcune piante, come la soia. Poiché si trovano in notevole quantità in diversi alimenti – tra cui frutta a guscio, oli vegetali e cereali – vengono facilmente assunti tramite la normale alimentazione.
A cosa servono i fitosteroli?
I fitosteroli rientrano all’interno dell’elenco del Ministero della Salute “Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico”. Secondo le indicazioni ministeriali, la dose giornaliera consentita è, al massimo, di 3 grammi al giorno.
Vengono utilizzati come ingredienti in numerosi integratori, per la loro capacità di ridurre il livello ematico di colesterolo e in particolare di colesterolo cattivo (ovvero il colesterolo Low density lipoprotein o “Ldl”, quello caratterizzato da lipoproteine a bassa densità) e il relativo rischio di aterosclerosi. Gli studiosi sono concordi nel ritenere che – per massimizzare l’utilità del loro impiego, con l’obiettivo di ridurre il rischio di aterosclerosi nella popolazione – sarebbe necessario esaminare l’azione singolarmente esercitata da parte dei distinti sottocomponenti dei fitosteroli (stigmasterolo, campesterolo, sitosterolo, ecc) sulle lipoproteine presenti nell’organismo.
Secondo alcune ricerche, sarebbero altresì in grado di prevenire l’insorgenza di alcuni tipi di tumore (colon, prostata, mammella) e favorirebbero la buona salute della prostata e dell’apparato urinario in generale.
Non risultano esservi claim autorizzati dall’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) specificatamente rivolti ai prodotti a base di fitosteroli. Le proposte delle indicazioni secondo cui nello specifico essi favorirebbero la buona salute della prostata e dell’apparato urinario sono state rigettate per l’assenza di prove scientifiche sufficienti.
Avvertenze e possibili controindicazioni
Gli studi finora condotti sul consumo di fitosteroli non hanno rilevato tossicità e altri effetti indesiderati; in generale, quindi, l’assunzione di queste sostanze risulta ben tollerata.
da Humanitas Istituto Clinico Catanese