Da tempi oramai immemorabili la pianta del fico viene apprezzata per i suoi frutti omonimi, dolcissimi, carnosi e squisiti, che attirano la curiosità anche di insetti ed uccelli.
Il fico è una pianta xerofila, dunque adattata in ambienti aridi dal clima caldo e siccitoso, ed è perciò tipica delle zone subtropicali e temperate.
Fico domestico (pianta femmina)
La pianta femmina del fico si distingue per il fusto massiccio e possente, avvolto da una corteccia liscia color grigio; l’apparato radicale è piuttosto espanso, seppur superficiale. La pianta femmina del fico più raggiungere altezze considerevoli, superando talvolta gli 8-10 metri di altezza. Il fico femmina si distingue anche e soprattutto per tre fattori:
- Presenza di fiori prettamente femminili
- Produzione di fichi primaticci (o fioroni) e di fichi veri. I primaticci iniziano a formarsi in autunno e sono caratterizzati da fiori femminili sterili, mentre i fichi veri, nati a primavera e maturati in estate, portano fiori femminili che possono essere sia fertili sia sterili, in base alla specie considerata.
- Ha la funzione di produrre i semi contenuti nel frutto
Caprifico (pianta maschio)
Se nella pianta femmina del fico nascono solamente quelli femminili, nel maschio i fiori sono anche maschili, oltre ad essere femminili. I frutti prodotti non sono commestibili; il fico maschio ha la funzione di produrre il polline.
Proprietà Nutrizionali
Come tutti sappiamo, i fichi sono frutti altamente energetici: forniscono, infatti, 47 Kcal per 100 grammi di prodotto.
L’acqua ne costituisce l’82% in peso.
Nel fico si annovera un cospicuo contenuto di carboidrati (11%), circa il 2% di fibre, l’1% di proteine e pochissimi grassi (0,2%).
I fichi sono un concentrato di sali minerali, in particolare potassio, magnesio e ferro ma anche le vitamine antiossidanti rivestono un ruolo importante.
Benefici
Il fico non è solamente un frutto squisito e succulento: il suo impiego è sfruttato anche in ambito fitoterapico per le molteplici virtù terapeutiche.
In questi ultimi anni, il valore nutritivo dei fichi è stato esaltato per la ricerca delle sostanze chimiche in essi contenute:
- Proprietà emollienti ed espettoranti dei frutti del fico;
- Proprietà rimineralizzanti;
- Proprietà bechiche (allevia la tosse persistente) ed emmenagoghe (foglie e frutti);
- Proprietà cheratolitiche del lattice: l’applicazione di lattice direttamente nella puntura d’insetto attenua il dolore in situ;
- Proprietà caustiche: il lattice sgorgante dai tagli è ricco di proteasi ed amilasi: a tal proposito, risulta un buon rimedio naturale per eliminare le verruche. Ad ogni modo, il lattice del fico dev’essere comunque utilizzato con cautela, per evitare di subire pesanti irritazioni della pelle;
- Virtù antinfiammatorie, digestive, emmenagoghe attribuite per lo più alle foglie contenenti cumarine, furocumarine (possono creare episodi di fotosensibilizzazione), bergaptene e psoralene. In alcuni soggetti sensibili, il semplice contatto con le foglie può generare fenomeni di irritabilità della pelle, enfatizzati dall’esposizione al sole. È pertanto consigliato il tempestivo risciacquo con acqua fresca in seguito al contatto con le foglie di fico, oltre all’immediato allontanamento dalle fonti solari per alcune ore;
- Proprietà caglianti: in passato, il lattice del fico veniva impiegato per cagliare il latte;
- Potenziali proprietà abbronzanti: la diffusa usanza di applicare lattice di fico sulla pelle per facilitare l’abbronzatura dev’essere rivalutata. È stato osservato che l’applicazione di lattice di fico sulla cute prima di un’esposizione solare è pericolosa per la pelle, nonché irritante: infatti, questa pratica va screditata perché responsabile di ustioni e lesioni cutanee talvolta gravi;
- Proprietà anitisecretive gastriche (macerato di gemme di fico).