Le uova non aumentano il colesterolo, uno studio sfata il luogo comune
I livelli di chi ne consuma 12 a settimana sono simili a quelli di chi ne mangia meno di 2 a settimana
Il consumo abituale di uova non sembra aumentare il colesterolo: lo indica lo studio presentato al congresso dell’American College of Cardiology dal Duke Clinical Research Institute di Durham (North Carolina) e condotto su 140 pazienti con malattie cardiovascolari o a rischio cardiovascolare elevato.
L’obiettivo dello studio, chiamato Prosperity, era valutare gli effetti del consumo di 12 o più uova a settimana rispetto a una dieta senza uova (meno di due uova a settimana) sui livelli di colesterolo buono e cattivo, così come su altri indicatori chiave della salute cardiovascolare.
E’ emerso che i livelli di colesterolo restano simili tra le persone che consumano uova per la maggior parte dei giorni della settimana rispetto a coloro che non ne consumano.
Tra le FONTI PROTEICHE animali, le UOVA sono tra le più preziose e complete.
E cotte ALLA COQUE sono leggere ed impagabili.
Perché parliamo di questo alimento prezioso?
Perchè le UOVA sono
– fonte di proteine di alto valore biologico.
– ricche di carotenoidi, che colorano il tuorlo,
– portano in dote calcio, zinco e ferro, magnesio, VITAmine A, E, D e del gruppo B, in particolare la B12.
– sono ricche di antiossidanti, come acido oleico, omega3 e omega6.
– sono POVERE DI CALORIE (circa 80/uovo).
L’uovo di gallina è un cibo molto importante nell’alimentazione umana, grazie soprattutto a un elevato valore biologico delle sue proteine. È un alimento mediamente calorico, ma decisamente saziante. Purtroppo a causa di un gran numero di pregiudizi quasi sempre totalmente errati, l’uovo viene decisamente sottovalutato dalla maggioranza della gente, che li consumano in quantità relativamente ridotta.
Uno di questi pregiudizi è la sua scarsa digeribilità. È assai diffusa la convinzione che l’uovo alimento sia poco digeribile e molte condizioni morbose caratterizzate da disturbi digestivi porta molta gente ad abbandonare il consumo di uova, anche quando questo in realtà non sia affatto necessario. A questo proposito è bene chiarire che la digeribilità delle uova (intesa come tempo di permanenza nello stomaco) varia notevolmente in funzione del modo di cottura adottato.
Facciamo alcuni esempi.
Le uova fritte, in frittata o strapazzate permangono più a lungo nello stomaco rispetto alle uova appena bollite (uova alla coque), ma ciò può dipendere anche dall’uso eccessivo di grassi per la cottura. Il tempo di digestione delle uova alla coque ad esempio è simile a quello richiesto per la digestione delle carni.
Vediamo ora con maggior precisione quali sono i tempi medi di digestione delle uova in base al loro tipo di cottura:
uovo alla coque (bollito 3 minuti): 105 minuti;
uovo bollito 5 minuti o strapazzato senza condimento: 125 minuti;
uovo crudo intero: 135 minuti;
tuorlo crudo: 120 minuti;
uovo strapazzato al burro: 150 minuti;
uovo sodo: 170 minuti;
frittata: 180 minuti.
Il tempo di digestione è generalmente molto diverso per l’albume e per il tuorlo, ma ciò varia decisamente anche in base al tipo di cottura: ad esempio l’albume è più digeribile del tuorlo quando il primo viene cotto o montato a neve; allo stato crudo l’albume invece meno facilmente digeribile del tuorlo, poiché viene attaccato con difficoltà dai succhi gastrici.
5 modi per capire se un uovo è fresco o marcio 🥚🥚👇
Saper distinguere un uovo fresco da uno marcio è essenziale per la sicurezza alimentare. Ecco cinque semplici modi per capire se un uovo è fresco o marcio:
Data di scadenza: controllare la data di scadenza sulla confezione dell’uovo o direttamente sul guscio. Le uova fresche hanno una data di scadenza più lontana nel tempo, mentre le uova marce hanno una data vicina o superiore alla data di scadenza. È importante rispettare questa data per garantire la freschezza e la sicurezza delle uova.
Test di galleggiamento: riempire una ciotola grande con acqua e immergere l’uovo nell’acqua. Un uovo fresco affonderà e si posizionerà orizzontalmente sul fondo della ciotola. Un uovo marcio, invece, galleggia o sta in piedi sulla superficie dell’acqua a causa dell’accumulo di gas all’interno del guscio.
Osservare il guscio: esaminare visivamente il guscio dell’uovo. Le uova fresche hanno un guscio liscio e intatto, mentre quelle marce possono presentare crepe, macchie o un guscio poroso. Evitate di mangiare uova con il guscio danneggiato, perché è più probabile che siano contaminate da batteri.
Odore: rompere l’uovo in un contenitore pulito e annusarlo. Le uova fresche avranno un leggero odore neutro o addirittura gradevole. Un uovo marcio, invece, emette un odore nauseante di idrogeno solforato o di putrefazione. Se l’odore è sgradevole, scartate immediatamente l’uovo.
Consistenza dell’albume e del tuorlo: rompere l’uovo in un contenitore pulito ed esaminare la consistenza dell’albume e del tuorlo. In un uovo fresco, l’albume sarà denso e si adagerà bene intorno al tuorlo, che sarà bombato e sodo. In un uovo marcio, invece, l’albume può essere liquido, acquoso o viscido, mentre il tuorlo può essere piatto e spalmato.
Seguendo questi cinque semplici metodi, è possibile distinguere facilmente un uovo fresco da uno marcio ed evitare rischi per la salute. Assicuratevi sempre di maneggiare le uova con cura e di conservarle correttamente in frigorifero per mantenerle fresche e sicure.